“I DISCHI DEL SOLE” IN USCITA 8 STORICI TITOLI PER LA PRIMA VOLTA DISPONIBILI IN CD E DIGITALE

I DISCHI DEL SOLE

VENERDÌ 10 MAGGIO ESCONO 8 NUOVE EDIZIONI DI ALBUM MAI PUBBLICATI PRIMA SU CD E DIGITALE RI-MASTERIZZATI DA VINILI ANNI ’60 e ’70

 

Un’occasione per leggere in modo diverso

la storia degli uomini, delle idee,

e delle lotte che hanno costruito il nostro paese.

 

Dopo il successo della ristampa di 12 album proposta lo scorso anno, Ala Bianca annuncia per venerdì 10 maggio la pubblicazione in formato CD e in versione digitale di 8 nuove edizioni ri-masterizzate di celebri vinili anni ’60 e ’70 mai riproposti prima d’ora.

Si tratta di alcune tra le opere più significative di autori quali Fausto Amodei (“L’ultima crociata”), Giovanna Marini (“La grande madre impazzita”, “Lunga vita allo spettacolo” e “Viva Voltaire e Montesquieu”) e Pino Masi (“Compagno sembra ieri”), oltre a raccolte di autori vari attraverso cui è possibile comprendere e conoscere la storia più autentica della cultura popolare italiana del ‘900 (e non solo).

Tra questi “Il bosco degli alberi”, frutto del lavoro di quello straordinario laboratorio culturale che è stato il Nuovo Canzoniere Italiano (duecento anni di voci popolari, dall’Italia preunitaria alla società di massa); “Addio Padre”, sguardo critico sulla società e sulla storia nazionale; “Sventolerai lassù”, fotografia estremamente nitida indispensabile per comprendere il significato della canzone politica di stampo comunista nell’Italia degli anni’ 70; “Il cavaliere crudele”, collezione dedicata ad alcuni dei più noti canti regionali piemontesi, che mostra le insospettabili influenze che dal nord ovest si sono spinte verso altre regioni italiane, dimostrando una vitalità e una condivisione di temi e narrazioni all’interno del mondo popolare italiano che sono andate via via intrecciandosi tra loro nel corso dei secoli.

Questi gli 8 album ripubblicati: “Addio Padre” di AAVV; “Il Bosco degli alberi – Il Nuovo Canzoniere Italiano”; “La grande madre impazzita” di Giovanna Marini; “Lunga vita allo spettacolo” e “Viva Voltaire e Montesquieu” di Giovanna Marini; “Il cavaliere crudele” di AAVV; “L’ultima crociata” di Fausto Amodei; “Sventolerai lassù” di AAVV; “Compagno sembra ieri” di Pino Masi.

“I dischi del sole”, prestigiosa etichetta nata a Milano che, a partire dagli anni ’60 e ’70, ha permesso al pubblico italiano di conoscere un vasto repertorio di musica popolare, pubblicando opere di una nuova generazione di autori ed interpreti di canti folk e d’autore, sociali e di protesta. Musiche e parole, spesso di autori sconosciuti, espressione dei momenti più significativi della nostra storia e della nostra cultura. Dagli anni ‘90 l’etichetta discografica Ala Bianca si impegna nel recupero di questo storico catalogo con la collaborazione dell’Istituto Ernesto De Martino, ente che raccoglie ricerche sul campo di carattere storico, sociale, antropologico ed etnografico.

Obiettivo della ripubblicazione è quello di preservare la memoria storica. L’intera collana de “I dischi del sole, infatti, rappresenta la più grossa operazione culturale e di documentazione storica nel settore musicale. Ala Bianca per rivolgersi a un mercato più ampio, non solo culturale, ha investito nel recupero di tali contenuti digitalizzandoli, rimasterizzandoli e ripubblicandoli, rendendoli disponibili al grande pubblico grazie anche alla tecnologia digitale.

«Siamo convinti dell’importanza e della validità del nostro sforzo, partendo dalla considerazione che la storia non è fatta solo di trattati e guerre, di personaggi illustri ed eroi, ma anche di fatti minimi, di uomini umili, di gesti quotidiani – spiega Toni Verona, fondatore di Ala Bianca –I dischi del sole” sono un’occasione per leggere in modo diverso la storia degli uomini, delle idee, delle lotte che hanno costruito il nostro paese. Vogliamo riproporli per offrirli a chi li conosce già e oggi guarda al passato con gli occhi del presente, ma soprattutto per far conoscere queste voci anche ai giovani che vivono il presente con lo sguardo rivolto al futuro e sono alla ricerca di un loro mondo e di una loro concezione dei tempi che cambiano. Ala Bianca ha messo in campo la propria sensibilità e competenza professionale per la tutela di un bene culturale, che non può limitarsi alla mera conservazione, ma deve essere diffuso e divulgato al fine di impedirne la consunzione e la perdita».