Enzo Jannacci – Remastering 1975-1979 [4CD]

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E. Deregibus dice:


Sembrano sassolini le canzoni di Jannacci, messi lì per non perdersi su una strada di coerenza partita alla fine degli anni Cinquanta. Il fatto è che tanti di quei sassolini – quelli di questi quattro lp - non c'erano più. Li abbiamo ritrovati, grazie ad un lavoro certosino del figlio Paolo che li ha riportati in vita.
Jannacci è fertilissimo in quegli anni, quattro dischi in cinque anni, pubblicati per l'etichetta Ultima Spiaggia di Nanni Ricordi con musicisti come Tullio De Piscopo, Bruno De Filippi, PaoloTomelleri.
Il primo è del 1975, “Quelli che...”, il pezzo lo conoscono tutti, è più di una canzone, specie da quando è stato usato per “Quelli che il calcio”.

C'è anche “Vincenzina e la fabbrica”, doloroso e forte come pochi, già nella colonna sonora di “Romanzo popolare” di Monicelli, o "El me indiriss" sull'infanzia del medico-cantautore...

“O vivere o ridere” dell'anno dopo, con cover di “Vivere” e “Rido”, nel tipico stile del maestro milanese, “Per la moto non si da” su testo di Dario Fo, ecc.

“Secondo te... che gusto c'è?”, il terzo album in tre anni con il titolo sigla di un programma di Baudo e poi “Rino”, “Libe la'” con la zampata di Cochi e Renato, “La costruzione”, traduzione da Chico Buarque de Hollanda e la copertina dell'album disegnata da Bruno Bozzetto…

Nel 1979 “Foto ricordo” contiene brani straordinari e pieni di umanità come “Io e te”, “Natalia”, “Mario” (musica di Pino Donaggio) e poi “Bartali” e “Sudamerica” contiane e gli arrangiamenti in buona parte di Luis Enriquez Bacalov.
Questo e molto altro portan dentro questi dischi del dottore. E non si può non dare l'aggettivo di “geniale” a uno che impasta insieme così tragedia e commedia per sgusciare via dalla retorica.

Quattro grandi album di un grande artista. Non ce ne sono tanti in girooggi. Né di grandi album né di grandi artisti.

E. Jannacci dice:


Dopo varie disperate ricerche, ho ritrovatoquattro album, che reputo essenziali, per la mia vita e soprattutto per la vostra ed incredibilmente ho scoperto che sono miei.
Perché allora negare a Toni Verona (ultimo vero discografico morente) un prestigio, che non si merita e il piacere di insperati quanto insulsi guadagni?
I long playing in questione sono: “Quelli che”, “Secondo te che gusto c’è”, “Fotoricordo” e “O vivere o ridere”.
Grazie a mio figlio Paolo, la qualità dell’ audio è migliorata di almeno 10 volte l’originale, che esiste per adesso solo su vinile. Paolo ha prima cotto i master originali su nastro magnetico (nelsenso che li ha messi in un forno speciale, per arrestarne il degrado) poi con il buon Luca Vittori li ha trasferiti in uno studio infine ha pulito, editato, rimasterizzato e aggiustato gli originali, recuperando il reale di quello che volevo esprimere 40 anni fa…


Ma quante canzoni ho scritto?!?
Vi auguro un buon ascolto.

P. Jannacci dice:


Dopo 35 anni dalla pubblicazione dei 4 album di Enzo nella collana Ultima Spiaggia, fondata da Nanni Ricordi, possiamo finalmente ri-proporre e ri-ascoltare questi album nella perfezione digitale.
Ala Bianca, da sempre attenta alla valorizzazione della musica d’autore ed in particolare all’opera di Enzo Jannacci, ripropone questi album in un elegante cofanetto delux limited edition (4 CD)
Enzo Jannacci, grazie alle nuove tecnologie sapientemente utilizzate, ha reso disponibili queste ‘perle’ restaurate secondo le più avanzate metodologie di ingegneria del suono.
Prestigiose emissioni grazie ad Enzo Jannacci che le ha rese disponibili permettendone la ri-pubblicazione a cura di Paolo Jannacci e dell’interessamento di Toni Verona/Ala Bianca.
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