“Giovani per sempre” è il brano che segna il ritorno di Alan Sorrenti

Giovani per sempre è il nuovo singolo di Alan Sorrenti, prodotto da Stefano Ceri, in uscita per Ala Bianca il 22 aprile su tutte le piattaforme digitali.

 

Alan Sorrenti Giovani per Sempre Ceri Ala Bianca

 

Fermiamoci un attimo, pensiamo a cosa è stato e cosa è oggi Alan Sorrenti

L’artista il 22 aprile esce con Giovani per sempre (nuovo singolo che anticipa l’album previsto per l’autunno) e il 28 maggio torna ad esibirsi live a Milano al MI AMI Festival, dopo vent’anni di assenza dalle scene a quarantacinque precisi dalla pubblicazione di Figli delle stelle

Umano irrazionale, magico animale: è su queste coppie di aggettivi che fonda i suoi pilastri la 16edizione del MI AMI, che secondo le intenzioni del co-direttore artistico Carlo Pastore, è il luogo in cui la musica deve ispirare il desiderio e la voglia dell’Altro e in cui l’ascolto sia il punto di partenza della costruzione del futuro.

Alan Sorrenti non poteva scegliere posto migliore per l’eccezionale anteprima live di Giovani per sempre, presentare il brano in un festival che vuole riaccendere la Voglia di Vita e di Futuro, per far rifluire energia e speranza.

 

Alan Sorrenti Ala Bianca Figli delle stelle MI AMI Festival

 

L’indie, Alan Sorrenti e Ceri

Si è parlato tanto di musica indie negli ultimi anni, dando a questa parola diverse accezioni semantiche per diversi artisti, dal primo Calcutta al primo Tommaso Paradiso. 

Ma riflettendo sulla storia della musica italiana sicuramente Alan Sorrenti è stato indie, nel senso di al di fuori da ogni schema, categoria o genere, prima di chiunque altro: nell’attitudine, nell’approccio, nel coraggio che l’artista ebbe quando dopo tre dischi di rock progressivo tra il ‘72 e il ’74 con “Figli delle Stelle”, decise di lasciare la scena progr, conquistando le classifiche italiane e internazionali.

Sicuramente non è un caso che nel 2022 per un grande ritorno discografico, tanto contemporaneo quanto attento alla propria storia, Alan Sorrenti abbia scelto come produttore Stefano Ceri. Una scelta azzeccatissima quella di lavorare con il demiurgo di tanto street pop italiano, capace di muoversi a livello produttivo su livelli diversi di scrittura e di generare straordinari incroci a fuoco tra cantautorato e dancefloor. 

 

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A lui è dunque affidato il lavoro sulla nuovissima release, con un approccio tanto attuale da sorprendere per quanto sia, al tempo stesso, capace di vivificare nel presente, una bella porzione della grande storia artistica del suo autore. 

In Giovani per sempre troviamo il tipico sound disco pop del Sorrenti dei grandi numeri degli anni delle magiche uscite discografiche, che fecero ballare a livello internazionale (siamo in grande parte tra il ’76 e l’80).  

Ritorna però con la sensibilità della produzione di Ceri, dando vita a questo brano speciale, figlio di un hitmaker (Sorrenti) che si accompagna a un produttore di prima categoria (Ceri).

 

Giovani per sempre

Come sempre nel caso di Alan Sorrenti, il brano nasce italiano ma con la potenzialità e lo slancio globale che da sempre contraddistinguono non solo il sound, ma anche l’idea di canzone che l’autore porta avanti.  Ascoltando il brano è già possibile immaginare un super remix. 

La carriera dell’artista ha sempre prestato attenzione e spazio artistico alla scena internazionale: dalla collaborazione, agli esordi, nell’album Aria, con il violinista Jean Luc Ponty fino all’inclusione di Jay Graydon e dei futuri Toto nei suoi due album di maggior successo commerciale, prima Figli delle Stelle (1977) e poi L.A. & N.Y.(1979), lavoro irresistibile che vedeva e non per caso, proprio un dispiego di professionisti di provenienza e fama mondiali, non usuali nella discografia italiana.

L‘Alan Sorrenti del nuovo singolo Giovani per sempre fa riferimento al Sorrenti dei grandi successi, delle hit entrate in altre hit (siamo figli delle stelle, pronipoti di sua maestà il denaro vi dice nulla?). 

Ha la forza non comune anche ai grandi, di tenere fermo il punto di sé, la propria aura, il proprio stile. Perché stile è la chiave, per sempre, stile è ciò che fa la differenza e permette di sparigliare le carte sapendo poi dar loro un ordine: stile che ci mostra la forza di chi non si è fermato a ieri e intende il ritorno non come una replica di un sé stesso lontano, ma come una presenza, profonda e nuova, nell’odierno e nel domani che sta arrivando.

 

Il video

Il video di Giovani per sempre  – diretto e animato da Marcello Mosca, con l’art direction di Roberto Ortu e la partecipazione di Emiliano Mait Mattia come aiuto animatore –  è nato disegnando su fogli fotogramma per fotogramma, che solo in un secondo momento hanno subito un processo di digitalizzazione.

Racconta Marcello Mosca:

“Amo questa tecnica perché conserva un sapore artigianale, lontano dalla freddezza del disegno vettoriale, ma devo ammettere che ogni video comporta una grossa mole di tempo e di lavoro. Per questo scelgo di realizzare solo i progetti che mi coinvolgono davvero. Alan è un uomo gentile, sensibile e sinceramente appassionato di quello che fa. Il primo step con lui è stato quello di lavorare al design del suo personaggio.

Voleva che ci fossero le tre versioni dei suoi tre periodi musicali: quando faceva prog e portava i capelli lunghi e la barba, il suo periodo LA con i baffi, i pantaloni a zampa e il completo bianco e il sé contemporaneo, con occhiali da sole arancioni e il mullet.

Soprattutto sui capelli abbiamo lavorato parecchio: mi ha bocciato diverse versioni prima di darmi il via libera per animare, voleva che li “scompigliassi” sempre di più.

Roberto Ortu ci ha fornito lo spunto per la creazione di  “Lana”, la mascotte che accompagna Alan nel suo viaggio acquatico e cosmico. Nel disegnarla ho pensato a un essere di luce che potesse somigliare sia a una stella che a un girino, creatura dello spazio e degli abissi, che fosse fluida, capace di metamorfosare in diverse forme.

Il resto è stato molto spontaneo, con due character del genere mi sarebbe bastato immergerli in un’esplosione continua di luce e colori.

Per la camminata, centrale e ricorrente nel video, ho pensato a un incedere grintoso e gagliardo alla John Travolta nella sequenza iniziale di Saturday Night Fever. Quando ne ho parlato ad Alan, mi ha detto che aveva in mente proprio la stessa reference e così non ho avuto dubbi che sarebbe stata quella giusta.

Che altro dire? Godetevi il ritorno del maestro”.